Loisaida
NYC Community Gardens
Michela Pasquali
Linaria
PAGINE: 144
ILLUSTRAZIONI: 87
180x250mm
Subject: Nature Gardens
Con il volume LOISAIDA NYC COMMUNITY GARDENS, Michela Pasquali accompagna il lettore in un singolare viaggio attraverso i numerosi giardini nati nelle aree abbandonate di Loisaida, un piccolo quartiere di Manhattan nato per accogliere le grandi ondate di immigrati e da sempre molto attivo culturalmente, situato ai confini con il Financial District.
Il libro ne racconta le origini, lo sviluppo, l’evoluzione nel corso ormai di più di trent’anni, includendo anche il recente pericolo di demolizione a causa della speculazione edilizia. Creati grazie all’iniziativa della comunità locale a partire dagli anni ‘70, sono uno dei casi più interessanti per conoscere un inedito e prezioso patrimonio di verde urbano nascosto. Un insieme di culture, lingue, religioni e abitudini lontane fra loro, che si sovrappongono e spesso si ritrovano nei nomi scelti per ciasuno dei giardini: El Sol Brillante, Brisas del Caribe, Miracle Garden, Jardin de la Esperanza, Creative Little Garden.
Si possono definire spontanei o personali, indigeni e locali, etnici, esotici, anche precari, marginali, anonimi. Ma è vernacolare il termine che meglio di ogni altro ne rivela la natura domestica, quotidiana, e li assegna a quel verde minore, non istituzionale, che esiste da sempre accanto ai giardini storici e agli orti botanici come espressione di “una reale necessità dell'uomo, un bisogno fondamentale e innato, che si impone malgrado ogni ostacolo, come tutti gli altri bisogni primari” (Rudolf Borchardt).
La grande varietà tipologica, la molteplicità delle soluzioni, la mancanza di un progetto, insieme all’uso di materiali riciclati e alla mescolanza di piante ornamentali con piante spontanee, sono alcuni degli elementi che accomunano tutti i giardini di Loisaida e che suggeriscono una possibile definizione: giardini eterocliti, effimeri, la cui forma è la mutevolezza, il mescolarsi di linguaggi e modi espressivi anche molto lontani fra loro, sempre in combinazioni inaspettate e sorprendenti.
Grandi come interi isolati o piccoli come aiuole, chiusi entro gli spazi definiti dagli edifici circostanti, i giardini sono una sessantina, ma il loro numero varia continuamente: ogni anno ne nascono di nuovi, mentre alcuni sono abbandonati o demoliti per fare posto a nuovi edifici.
Le numerose fotografie a colori di Michela Pasquali illustrano i giardini nello stato attuale, mentre le fotografie in bianco e nero di Margaret Morton insieme a quelle di Donald Loggins ne raccontano la nascita e i primi anni di sviluppo.
La postfazione di Mario Maffi, professore di Letteratura anglo-americana all’Università Statale di Milano e autore di alcuni libri sullo stesso quartiere, e di Massimo Venturi Ferriolo, professore di Estetica presso la facoltà di Architettura di Milano, concludono il libro.
STATO: In Commercio
€ 25.00