Sergio Smerieri (Modena, 1958) è fotografo professionista.

Smerieri ibridAzioni è la prima monografia su questo artista ed autore, che nelle fotografie “si imbatte”. Non cerca ma trova, per il quale l’imprevisto e l’inconsueto sono la fonte primaria della sua originalità.

“Sono arrivato a un catabolismo della fotografia al punto in cui le fotografie le prendo già fatte e le organizzo con la tecnica del compostaggio. Le preparo a diventare humus, anche l’immateriale può essere ridotto e rimineralizzato per i futuri produttori.
Attualmente mi occupo di compostare con cura le immagini che trovo, ridescrivendole, deconstestualizzandole e stratificandole, aggiungendo catalizzatori.”

Smerieri ha un linguaggio non solo creativo a livello visivo, ma anche ricco e contestuale, oltre ad essenziale e scarno, giocoso e ironico. E così, inventa parole e denominazioni: Peephole people, Built in camera, Graffiati, Foto d’Essere, macro/Animali, “smerierate”, Painted, Urban Venus, Stereogrammi, Restituzione.

Un libro d’Arte con selezione e personale visione del suo archivio portato a termine dall’Editrice internazionale di Arti Visive Valeria Varas. Una narrazione progressiva e articolata che non segue regole canoniche di impaginazione, ma si articola in sezioni che accompagnano un ritmo in crescendo, con logiche filmiche e musicali. Un’edizione personalizzata che rende questo volume unico, e l’opera dell’Opera è il risultato di una miscela insolita, accattivante, intrigante e coerente.