Arturo Casanova (Caserta, 1966) appartiene alla generazione di artisti che ha eliminato le barriere tra le diverse discipline. Fin da giovane ha co mi n ciato a concepire le sue opere come un’installazione e a lavorare non solo come pittore, ma anche come scultore, fotografo e video-artista. I suoi dipinti sono stati esposti nella mostra monocromos, presso il Museo Nacional Reina Sofía, Madrid, nel contesto della storia dell’arte di un sin go lo colore, da Malevic al presente.
Dalla fine degli anni ‘80 fino al 1994, Casanova utilizza ma teriali poveri
co me sabbia incollata alle tele e dipinta con acrilico e dal 1995 si dedi ca al mono cromo. A ventisette anni giunge a un bivio, non sa se essere un ar tista o un missionario. L’anno seguente comincia a dipingere la serie Liquid ut i liz zando entrambe le mani; il risultato è originale: lampi di luce che si muovono in entrambe le direzioni. Verso la metà degli anni ‘90 raggiunge uno stile personale basato sulla rigorosa rinuncia di tutto ciò che è facilmente assimilabile, volgare e chiassoso.
Il suo immaginario evoca piu t tosto il silenzio e il mistero. Liquid fa
parte della trilogia Liquid, Nerve e Mystic, quest’ultima oggetto di una personale alla Reggia di Caserta.
Oggetto di numerosi testi di critici e curatori in cataloghi e nei più noti giornali e riviste d’arte, finalmente in questa sua prima monografia si offre il percorso di tutta la sua opera, con un saggio della D.ssa Rose, storica del’arte statunitense di prestigio mondiale, e con discorso visuale a cura della D.ssa. Varas, storica dell arte ed editrice. Pubblicata in due edizioni, inglese e italiano, con occasione della mostra “Sanctuary” alla galleria Allegretti Contemporanea ––Torino, 6 novembre - 4 dicembre 2010–– dove presenta dipinti raffinati ed eleganti, sculture, una serie di
di segni, una serie di delicati studi a matita e a inchiostro per rilievi in marmo e due nuove installazioni site-specific, tutto registrato in questa monografia. Il libro arriva fino al 2011 e include il progetto Fieramosca a Capua, opera multidisciplinare di architettura, scultura, urbanesimo e del paesaggio. Casanova si basa su una contempla zione silenziosa e un’essenza spirituale. Il suo obiettivo è la dimensione sacra dell’arte in opposizione a qualsiasi attrazione decorativa superficiale. Un’opera fondamentale che unisce i diversi temi della sua oeuvre —bellezza, trascendenza, tragedia–– è il sepolcro di marmo che celebra il 90º an ni versario della morte di Modigliani. L’artista trasforma la galleria d’arte in un santuario estetico di pace e contempla zione, e si op pone
all’arte effimera che scandalizza e stupisce, de di candosi all’armonia, all’arte ealla bellezza dei materiali, e alla capacità dell’arte di portarci a un livello superiore di esperienza trascendentale