C'è, in queste immagini, un laboratorio di segni, di alfabeti: che forse è il vero, ultimo tavolo dove la grafica gioca il proprio destino, dove si fa comunicazione nel dialogo continuo e nel conflitto con tutti gli altri media; e che porta con sé, nella memoria dello studio Convertino, la tradizione della grafica di copertina dei periodici, le cover dei dischi ancora vinilici, così come la stagione della grafica televisiva che incrocia i nuovi media... La tavolozza, ìn questo caso va oltre il lavoro finale, è l'opera stessa e incamera gli ingredienti che serviranno anche per i lavori successivi; è dichiarazione di
intenti e di poetica visiva.